martedì 26 febbraio 2008


un mare così
non lo avevo mai visto

...malinconico e stanco
con una coltre di nebbia adagiata come coperta
quasi si fosse stancato dell’eterno divenire delle onde
oggi prive di forza e indolenti

ed è stato come essere fuori dal tempo e dello spazio
dove annegare pensieri
che non riuscivano neppure a formarsi

tanto il mare e la nebbia erano un tutt'uno
che avevo la percezione di aver perso i punti cardinali

non so se ero io il suo specchio
o l’incontrario

non avevo mai visto il mare così

...quasi volesse consolarmi
dicendomi:
anch'io talune volte perdo l'orizzonte

mercoledì 20 febbraio 2008


“…si
mi hanno rimproverato non poco
e per la guerra
e per la pace

…ma tutto è venuto a suo tempo

tout vient à point à celui qui sait attendre…”

mercoledì 13 febbraio 2008


...per un attimo
solo per un attimo

...sorridi con me
al sapore di questo bacio



il resto sarà acqua che scorre

lunedì 11 febbraio 2008


attraversi il mio mare
come onda

ti sento
…ma non riesco ad afferrarti

il tuo moto è
sinuoso ed eccitante

ed io non so
se vitale o venefico

...mi abbandono
al tuo ed al mio movimento


toccami


mercoledì 6 febbraio 2008


è lì
distante
…eppure tocco con le mani
la corona alpina, oggi

associazioni

viaggio in business class
prestata dall’economica per mancanza di posti

il signore seduto al mio fianco è abituato
lo vedo da come si muove
io no…

mi parla gentile con accento duro
nella sua pronuncia inglese
…rispondo in “perfetto” italiano condito di gestualità
che non capisco

sorride
sorrido

…ed è sorriso che si estende agli occhi di entrambi

il decollo è avvenuto prima dell’alba
ed io sono stanca e assonnata
satura di impressioni immagazzinate
scivolo e m’abbandono a morfeo
succhiando l’indaco che vira al turchese

…devo essermi aggomitolata per il freddo

vengo svegliata dalla mano gentile
del mio compagno di viaggio
che mi porge una coperta
…non so dove l’ha presa

ormai ci parliamo a gesti e con gli occhi

..dormo
ed è un tepore nuovo

mi sveglio
forse per cambiar posizione
non so quanto tempo è passato
è ormai azzurro quello che si intravede da qualche oblò aperto
e m’accorgo che
braccia conserte e aggomitolato
dorme pure lui

rilevo
ma solo dopo che è avvenuta l’azione

le mie mani e il mio corpo tutto che si muovono
per distendere la coperta che adesso copre entrambi


osservo che il ricordo mi scalda
ed è un calore è inedito

è accaduto tempo fa
ma riaffiora solo ora

…blocco le speculazioni che stanno per emergere

voglio solo gustarmi
ora
il sapore suadente di quell’istante



domenica 3 febbraio 2008


battiti!

…ma i suoi battiti
non reggono il tormento


soffre?

s’offre ciò che non comprende
…e non riesce a farne a meno


distante…

quel ch’è d’istante la colma
ma non riesce ad afferrarlo



e son solo parole
perché non riesco a dire…