venerdì 27 giugno 2008


parlano sussurrando
per non turbare il mio sonno

un treno lontano
colma la notte…

mercoledì 25 giugno 2008



mi rannicchio
e appoggio la mia testa
tra le tue gambe incrociate

mi accarezzi i capelli dolcemente
e con le parole il cuore

ti sono mancato
lo so
mi dici

mentre mi offri pane intinto nell’olio

…è tutto buono
il pane l’olio e le tue dita tra i miei capelli

giovedì 19 giugno 2008


intuizione…

talune volte credo
che l’ombra di un pensiero respiri

e che l’embrione appena accennato della stessa
trastullandosi
si prenda gioco di me…

lunedì 16 giugno 2008


ci sono fiori
che un vento che sentiamo nemico
falcia

un dolore indicibile ci coglie
e il chiedersi perché ci porta in labirinti infiniti

…nessuna consolazione per il cuore
che cerca conforto nella ragione

più in là
distillato il dolore
rimarrà un soave profumo

…l’aver diviso con quel fiore
la fragranza di un tratto di vita

giovedì 12 giugno 2008


è da un po’ ormai che capita…

mi s’insinuano
senza essere richiamati apparentemente da nulla
ricordi di me ragazzina

è giovinezza ideale
scevra da contorni pesanti
...quasi non fossero mai esistiti

fotogrammi in istantanee
che si susseguono

corse dove i capelli giocano con il vento
… o forse è quest’ultimo a giocare
con i miei capelli

no
… non è la medesima cosa

risa e sorrisi distanti da lacrime
e chissà perché
non c’è nessun altro perimetrato

gli altri risultano
in contorni sfumati
anche quando son carburante di emozionalità mie

mi chiedo:
chi e come ha riposto quell’età?

li ho in base emotiva i ricordi
o in base logica?

e quando riemergono
senza essere richiamati
per comparazione consapevole con l’odierno
chi lo effettua?

il logico o l’emotivo?

… e continuo a chiedermi
che senso ha perdersi in speculazioni

alla ricerca di leggi e regole che governano quella sfera
dove indagini meramente dette
non trovano posto

venerdì 6 giugno 2008


i miei capelli sono aggrovigliati
e non so se è per l’umidità che imperversa ormai da un mese
oppure per i pensieri che girellano sempre in un senso

in apparenza nulla è cambiato

le medesime parole
le stesse modalità
la prospettiva nei dialoghi
l’ io io io al centro
…l’io minuscolo

ci si muove ormai in superficie

le parole hanno perso spessore e senso

il cambiamento è avvenuto
sia in me che in te

questa conquistata apparente libertà
che espliciti
non la desidero
…ho poca partecipazione in essa

sai che non mi è mai importato della forma

non so chi sia stato a scavare questo precipizio
che oggi tocco con mano

…m’accorgo che a differenza di qualche tempo fa
non ho nessuna pulsione a colmarlo

anche l’ascolto è cambiato
anch’esso se stabilizzato e consolidato sulla superficie
è divenuto esteriore

non ha più centro

la considerazione che cercavo attraverso te
è sfumata

rimane un affetto che non so e non oso definire
…non serve farlo

sono altro da te
…semplicemente

martedì 3 giugno 2008


capire
ciò che cerchi disperatamente di spiegare a parole

perderti
in labirinti mentali
cercando di memorizzare
percorsi e modalità

sentieri
che cerchi di comunicare
per sentirti meno solo

comprendere
che non hai bisogno di parole
e non serve spiegare