martedì 21 settembre 2010




l'ergersi sempre a prima donna

sostare impunemente sul trono di hera
sdoganarsi con verità accomodate
modificando la realtà
solo per rimanere in cima

l'oggettività è altro
ma non la guardi neppure

il ferire continuamente chi ti sta accanto
solo perchè non sta vivendo lo stato tuo

parole ripetute continuamente
con altezzosità e arroganza
quasi fossero credenziali per giustificare il tutto
la sofferenza si legge negli occhi e nei gesti
ed io ormai leggo solo egocentrismo nei tuoi

perchè emerge la parola cattiveria associata a te?

perchè continui a cercarmi
riempiendomi del tuo vissuto?

servo solo da contenitore?

questo continuo bla bla bla
con cui colmi tutto
non ti permette memmeno di chiedere
...come stai?
gli altri esistono nella misura in cui
ti prestano attenzione
vivi solo di parole
...le tue

quello che li attraversa non ti sfiora nemmeno
non vuoi contraddittorio
vuoi ascoltare solo quello che vuoi sentirti dire
e non ciò che ho da dire

il non aver considerazione
ti destabilizza e ti fa star male
...ma quanta ne hai tu per gli altri?

ne hai mai avuta?
tu al centro e tutti gli altri attorno
in uno schema che si perpetua da sempre

mi rendo conto che la mia è una dipendenza affettiva
che sorge dalla mia voragine buia

sto demolendoti tra il mio mentale
quando avrei solo bisogno di decostruirti costruendomi

so che è un ingranaggio il mio che si è inceppato
e il tuo comportamento una cartina di tornasole
su cui mi rifletto

il mio vivere non dipende da te
suggerisce il mio mentale
continuando il suo eterno scontro con l'emotivo

non riesco più a vederti interamente
sono solo focalizzata lì
e leggo il tuo tutto con quella sola chiave

l'oggettività non mi abita
ed il mio centro è lontano

sento il suo pulsare
ma la mia attenzione è altrove

giovedì 9 settembre 2010





-respira-

sento il mio pulsare acuto

-respira-

lì davanti a me vestito solo di se

respira-

piano per favore

respira-

mi svesto di me per essere te

-respira-

abbraccio le sue mani con le mie
calore

ovvio!

-respira-

le mie mani sul suo viso seguono linee già tracciate
le arcate
gli occhi
le tempie: battiti d'ali
gli zigomi
il mento
le labbra: non mi ero mai soffermata più di tanto
segmenti ininterrotti le corrono sopra...
orecchie: perfette
colgono son certa quella musica che pervade la stanza

-respira-

le mie mani incontrano i capelli
folti
sottili
fili di seta?
li tocco uno ad uno e li scindo dalla moltitudine
...questo prato ha dell'incredibile

-respira-

volo verso il suo lungo collo
passando dalla nuca
lo sento
forte e calmo
...è il suo o il mio cuore?

-respira-

giù fino allo sterno
dolcemente

-respira-

cambio prospettiva

-respira-

fermati

ascolto

colgo

do

-respira-

le mie mani seguono semplicemente
valli toraciche
onde di respiro
alzano e abbassano questo suo corpo
che arrivano a me
in andamento lento
...sorrido
-respira-

il mio corpo si flette
affinchè possa seguire il passaggio dal terzo giallo
alle spalle passando alle braccia
sino alle sue mani

sento il suo respiro
è una brezza nel mio orecchio sinistro
che tracima sino al dentro
e all'interno di me

-respira-

le mani:
conosco dita affusolate
interruzioni e riprese
tatto
mio e suo

comunicazione
dove comincia il suo essere e comincia il mio?
...le mie mani mosse solo dal mio sentire

-respira-

addome

pausa

ancora pausa

-respira-

aspetto

entrambe le mani
parallele
ascolto
piano
calore
movimenti lenti
lentissimi
sfioro
le mie mani senza peso ma presenti
perturbazioni

-respira-
morbide profondità assolutamente vive
morfologie mai esplorate

-respira-
note mai sentite
dolci
acute
sorde
sinfonia inedita
cosa do?
lo posso vedere con le mie mani
e dall'espressione della sua pelle
vibrazioni palpabili
passano dal suo al mio addome
usando le mani come mezzo

-respira-

provo a raccogliere tutto

-respira-

-respira ancora-

-chetati un attimo-

socchiudo gli occhi per un istante

-respira-

-ascolta-

-calmati-

-un attimo-

-un solo attimo-

-respira-

guardo i suoi occhi

mi perdo

-respira-

sono
siamo

il suo e il mio respiro all'unisono

cambio prospettiva nuovamente
senza mai abbandonarlo

ho i suoi piedi nelle mie mani
affascinata
percorro il passaggio dal basso verso l'alto
per raggiungere la sommità delle gambe
distanze immense
le accorcio avvicinando di nuovo il mio corpo al suo
seguo l'avvicinarsi della mia bocca
alle sue ginocchia

...è un mio ringraziamento per il suo essersi donato?

passaggi su pelle che vibra
le mie mani non lasciano segni visibili agli occhi
solo tracce che il mio cuore scolpisce

ritorno ai suoi piedi
seguo sentieri
uno ad uno
dolcemente
che dalla caviglia arrivano alla punta delle dita

ci sei
è il solo modo di dirlo
sfiori leggera
...ti sentirà

un solo sussulto
mio?
suo?
-respira-

solo il suo dire che c'è

-respira-

ritorno lentamente al suo quarto verde

-respira-

ascolta

la sua onda mi contagia

-respira-

riprendo quel dolce movimento a farfalla
quasi uno specchio in cui mi rifletto
il mio corpo tutto quasi incontra il suo
quando reincontro le sue mani

-respira-

mi ascolto
lenta
divento lenta

-respira-

cambio prospettiva

-respira-

ritorno con le mie mani ai suoi occhi
li accarezzo ...piano
son chiusi
oscuro anche i miei
lo vedo con il cuore
mi vede con il cuore
ascolto

respiro

-respira-

stacco lentamente le mie mani dai suoi occhi
non vado via
resto lì
il mio tutto condensato nelle mie mani
non lo tocco
lo copro con e di me

-respira-

son riluttante a muovermi
non voglio finisca
voglio continuare
...mi sento leggera
sono leggera
sono...
-respira-

ti allontani da quel corpo
una parte di te ancora è là
ho più dato o più avuto?

non serve chiederselo

sei

è

questo basta

respira

respiro


si alza, mi guarda
...sono i suoi o i miei occhi a brillare?

cos'è cambiato?
in me o in entrambi?

-respira-

aspetto

prende le mie mani tra le sue
le stringe piano
rabbrividisco al contatto

ho toccato solo io sino ad adesso
adesso sono stata toccata
comunicazione pura

sorride
con partecipazione straordinaria

mi sfiora il viso
con dolcezza infinita

respiro
chiudo gli occhi
respiro
...calmo i battiti del mio cuore

splendido, mi dice
è stato splendido
superato l'esame
siamo onorati di aver un altro operatore ayurvedico

sorrido

mercoledì 1 settembre 2010




do

...non lo rappresenti
non lo colori
non lo definisci

è il primo movimento in associazione
ti attraversa da parte a parte
lacerandoti
e
non hanno ancora inventato
ago e filo
capaci di ricucire
da non lasciare lembi di pelle sanguinante

è il rosso e il nero
e tutti i colori dell'iride
in unico colore

ognuno ha il suo
non assomiglia nè è uguale a nessun altro
non lo puoi rifiutare nè nasconderti
conosce tutte le vie per raggiungerti

ti esplode sin nella tua più infinitesima fibra
e quando ti sembra si sia attenuato
ritorna e ti schianta

ti abbraccia stritolandoti
lasciandoti lucido stupito ed instupidito
da rasentare la pazzia


dolore
ed un irrazionale moto di riso ti prende
sei presente-assente nel medesimo tempo
...e ti chiedi se finirà mai


allontanarlo?
...sarebbe meglio mille più mille volte ancora
abbandonarsi