come stai?

…come un viandante
in terra straniera

parole

…quanta pochezza nelle parole
quanto potere nelle parole

t’ancori e anneghi in esse

con loro e per loro
ascendi e precipiti

il silenzio la cura
…che io non so trovare


baciami

il riso ed il pianto
sono uguali in tutte le lingue

l’acqua che scorre in quel letto di fiume
sempre diversa
...sempre uguale

la ricerca ed il bisogno del sacro
si consuma e confina nei riti e luoghi comuni
esaurendoli

…dimentichi che il sacro abita in noi

s’offriva e soffriva
un divenire che non comprendeva

incuneata tra cielo e terra
aspettava il vento

il verde ha perso la sua brillantezza
accendendo l’oro il rame il vermiglio
insieme a innumerevoli sfumature
sotto un cielo che cangia dall’azzurro al piombo

un’altra stagione
…e la mia via è sempre la medesima

ho abbassato le spalle
e cominciando a conoscere questo respiro cheto
comparso da poco
…imparo ad ascoltare