lunedì 22 febbraio 2010


un passo
lì dove non c'era nulla che potesse sostenerti
un salto
pochi attimi di luce ancora
e poi il non luogo
lì, forse dov'eri con il tuo quid più profondo
oramai da tempo
mi resta
quell'ultima carezza leggerissima
sui tuoi solchi...

mercoledì 17 febbraio 2010





ed i cani che ornano il camino

vestiti di fuligine e lucente fiamma

mi chiedono dove sto andando

mentre io nutrita di calore

sorrido


...sei stato

no

continui ad essere, un'invisibile carezza


hai fatto del tuo nome e della tua presenza

un mistero

...ed io ti ho dipinto

secondo i miei bisogni


talune volte inflessibile

tal'altre dolcissimo

sempre però, attentissimo ascoltatore

filo diretto nei miei dialoghi interiori

costituiti da domande e risposte

in un unico respiro


grande creatrice la mente!


appartieni a quel filamento d'onirico

dove tutto può accadere e anche l'inverso


e non so neppure se...


ed il mio se

assomiglia meravigliosamente ad una x morbida


x


incognita algebrica


...e tu la rappresenti solo in misura

che tende ad infinito




giovedì 11 febbraio 2010





l'emozione che tocchi sul suo viso

non ti abita


eppure ti investe con un tremore antico


non riesce ad articolare nemmeno un suono

mentre ti guarda

ed il suo sguardo ti trapassa come una fine lama di toledo

in quel luogo che conosci tu e tu solo


l'unica cosa che riesco a fare

mentre i miei occhi si fanno umidi

è una leggerissima carezza

su quei solchi profondissimi che hanno inciso la sua storia sulla guancia


...leggerissima

per non disturbarlo li

dove si trova

giovedì 4 febbraio 2010





simboli che corrono e rincorrono

al di là dei secoli


il rosso dei papaveri

su tutto


muri a secco

delimitano aree all'apparenza invisibili

mentre mani di bimbi

fan festa incontrandomi


i bimbi e i loro occhi

spalancati in un eterno presente


luminosi seducenti e stupiti

non conoscono confini


percepisco un senso di libertà infinita

nelle donne velate

mentre mi scrutano con occhi penetranti e allegri


intuisco un sorriso nel loro sguardo

che non si distoglie dal mio


è una casa, questo lungo drappo che le riveste

e gli occhi

...una finestra sul mondo


il mondo all'interno è un mistero

celato

l'intimo un quid che appartiene solo all'essere


sulla sommità della cittadella

m'attende un tè caldo alla menta


è un tramonto sospeso


le strida delle rondini si confondono con il richiamo alla preghiera


da un muezzin all'altro

da un minareto all'altro


il richiamo al sacro


...e per un attimo

il ricordo del sè prende il sopravvento unito alle rondini



...sono pronta per un altro viaggio