ho bisogno di ordinare
ho bisogno di ordine geometrico e simmetrie
per orientarmi
mi osservo sempre più spesso con lo sguardo fisso sul
…nulla
non sono ancora riuscita a comprendere dove vado con il pensiero
…non rimane traccia d’escursione
l’estraniarsi in totale assenza
di flussi di pensiero
assenza …
la mia attenzione compare
nel medesimo istante dell’abbandono dell’estraniarmi
non conservo nulla se non lo sguardo vacuo
e la mia attenzione lì
stranamente
non nutro desiderio di rientrare in quel mio corpo estraneo
non vedo nulla
o i miei sensi non sono in grado di percepire quel quid
abituati come sono
a scorgere ciò che la vista meccanica gli imprime?
geometrie e simmetrie
cosa mi spinge?
cos’è e dov’è il propulsore?
dove sono ubicati i miei pensieri di oggi?
e quelli di ieri?
ed i ricordi?
può una porzione di mente piccolissima
racchiudere tutta quella quantità di flussi
che m’attraversa e m’ha attraversato?
il piccolo che contiene il grande?
correnti di pensiero…
attingere a loro nel richiamarli quando lo desidero
o quando compaiono senza ragione apparente
cosa e chi li governa?
quanto son “padrone”
dei miei flussi di pensiero?
quanto li dirigo io?
quanto seguono una via tutta loro?
rilevo la dispersione in associazioni
quando son liberi dalla mia attenzione
chi prende in carico la dispersione?
e perché tutte le volte che li incanalo per seguire comparazione
devo sorvegliare e imprimere volontà alla mia attenzione
perché non si distolga?
cosa mi compone?
è quella legione di figuranti che cerca di impossessarsi
ognuno in forza a se di filamenti di pensiero
chi è?
troppe domande
nessuna risposta
ho bisogno di ordine geometrico e simmetrie
per orientarmi
mi osservo sempre più spesso con lo sguardo fisso sul
…nulla
non sono ancora riuscita a comprendere dove vado con il pensiero
…non rimane traccia d’escursione
l’estraniarsi in totale assenza
di flussi di pensiero
assenza …
la mia attenzione compare
nel medesimo istante dell’abbandono dell’estraniarmi
non conservo nulla se non lo sguardo vacuo
e la mia attenzione lì
stranamente
non nutro desiderio di rientrare in quel mio corpo estraneo
non vedo nulla
o i miei sensi non sono in grado di percepire quel quid
abituati come sono
a scorgere ciò che la vista meccanica gli imprime?
geometrie e simmetrie
cosa mi spinge?
cos’è e dov’è il propulsore?
dove sono ubicati i miei pensieri di oggi?
e quelli di ieri?
ed i ricordi?
può una porzione di mente piccolissima
racchiudere tutta quella quantità di flussi
che m’attraversa e m’ha attraversato?
il piccolo che contiene il grande?
correnti di pensiero…
attingere a loro nel richiamarli quando lo desidero
o quando compaiono senza ragione apparente
cosa e chi li governa?
quanto son “padrone”
dei miei flussi di pensiero?
quanto li dirigo io?
quanto seguono una via tutta loro?
rilevo la dispersione in associazioni
quando son liberi dalla mia attenzione
chi prende in carico la dispersione?
e perché tutte le volte che li incanalo per seguire comparazione
devo sorvegliare e imprimere volontà alla mia attenzione
perché non si distolga?
cosa mi compone?
è quella legione di figuranti che cerca di impossessarsi
ognuno in forza a se di filamenti di pensiero
chi è?
troppe domande
nessuna risposta
2 commenti:
e il senso di "non appartenenza"? e l'infinita vacuità del tutto coniata dal sommo recanatese? O forse più semplicemente: "Il dubbio è uno dei nomi dell'intelligenza". Borges
Cara
sei padrona dei tuoi
pensieri sempre
li puoi mettere in fila
giocarci a soldatino
li puoi stropiccare
e perdere perfino il filo
li puoi dimenticare
ma loro ritornano
come una cascata di coriandoli.
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baciAmelie
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