martedì 20 gennaio 2009


la calma ed il serpeggiare dell’inquietudine

attesa

mare calmo

…e desiderio di tempesta!

dove sono io?

sono scivolata in giorni calmi
e in leggere correnti interne
a cui non ho dato peso né nome

giorni con i sensi accesi
incurante di tutto

di partecipazione attiva
d’eccitazione vissuta

…dov’ero?

non ho voglia di sensi oggi
gradirei un passaggio nel mio giardino

ho l’impressione d’aver mutato strada
di essermi lasciata trasportare da canto di sirene
dimentica di me

…e l’inquietudine
diventa irrequietezza

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Forse è meglio lasciarsi andare alla corrente senza opporre resistenza. L'approssimarsi della primavera è nell'aria... aspetta.

Anonimo ha detto...

LICANTROPIA

In qualche luogo i sogni diventeranno
[realtà.
C'è un lago solitario
illuminato dalla luna per me e per te
come nessuno per noi soli.

Lì la scura bianca vela spiegata
in un vago vento non sentito
guiderà la nostra vita-sonno
laddove le acque si fondono

in un lido di neri alberi,
dove boschi sconosciuti vanno incontro
al desiderio del lago di essere di più,
e rendono il sogno completo.

Lì ci nasconderemo e svaniremo,
tutti vanamente al confine della luna,
sentendo che ciò di cui siamo fatti
è stato qualche volta musicale.

Fernando Pessoa