lunedì 5 luglio 2010










e. mi regala un sassolino sferico bianco
che ha appena trovato

mi chiede se è quella la madre di tutti i sassi tondi
vista la mia propensione a cercare la pietra perfetta
in questo viaggio

lo tengo in mano
assorbendone colore
...trasmettendogli calore

l'ho ancora in mano mentre girello per il tempio di luxor
inebetita dalla quantità di gente che lo percorre
dopo il silenzio e l'immensità del deserto
questo bagno di folla mi opprime
...quasi che i granini di sabbia si siano trasformati

l'orizzonte visivo lo devo spostare più in alto
per viaggiare oltre il tempo
ed escludere cacofonia e forme animate che mi disturbano
riesco a gustarmi colonne con papiri aperti e chiusi
tracce di antichi splendidi colori accesi
incisioni perfette e magnifiche nella loro semplicità
pregne di simboli perduti e arcani
lì, dove la mano dell'altro uomo non è arrivata

compongo la mia preghiera nel santuario di amon ra
con i sassolini trovati in loco anche se non è stato facile reperirli
mentre osservo il soffitto
in parte ricoperto di piccole stelle rosse dipinte

è quasi il tramonto
la gente comincia a scemare
mi siedo su un tronco di colonna
nella piazza antistante il santuario
facendo spaziare lo sguardo sulla foresta di colonne che la compone
e l'intervallo tra esse riempito di palme

...verde e oro inciso all'imbrunire

m. mi dice che adesso
che il cicaleccio e lo scalpiccio delle persone è finito
riesce a sentire ciò che abitava quel luogo
...la gente ha solo fretta di fotografare e fotografarsi
non ha tempo per immergersi e ascoltare

silenzio
sosto lì
persa tra il ricordo dell'immenso di stamane
e la mano dell'uomo di adesso

la bellezza di oggi per magnificare ieri?
la costruzione degli uomini per glorificare il dio?

chi percorre oggi
sentieri che erano solo di sacerdoti
con che animo lo fa?

...e la chiave della vita su ogni colonna

mi avvio verso l'uscita

l'imbrunire avvolge e avanza lentamente
la compagnia attende alle porte del tempio
ma non mi affretto
il gusto dei passi è adesso intenso

vengo attratta da una coppia di statue
che non avevo visto all'inizio della visita
e
mi ritrovo all'ingresso di una piazza di un tempietto
deturpato e annerito
dagli escrementi dei piccioni

la mia attenzione è catturata da una serie di bassorilievi
raffigurante un cobra con il disco solare in sequenza
quasi fosse un ricamo
uagit, mi dirà in seguito la guida

un uomo compare dall'interno del tempio
e mi fa cenno d'entrare

avanzo lenta
ho timore
ma le mie gambe avanzano senza ch'io abbia dato coscientemente l'impulso

non c'è nessuno oltre me e lui

il luogo è buio
per mancanza di luce e per il colore

il suo sorriso i suoi occhi e le sue mani m'incoraggiano
...il sassolino bianco tra le mani

lo seguo
mi conduce in una stanza
davanti ad un bassorilievo particolare
non riesco a vedere di cosa di tratta
anche se la parte che ho davanti è lucidissima
in questo preciso momento non ho curiosità alcuna
...l'unica lama di luce che arriva è flebile ed arriva dall'ingresso del tempio

prende la mia mano destra
e me la pone sul cuore
è di fianco a me sul lato sinistro
sono in attesa di non so...
ed il mio stato è calmo
nonostante la condizione non ordinaria

mi guarda sorridendo
indica su di se la fronte e il cuore
congiungendo poi le mani

raccordo tra mente e cuore?

equilibrio?

lucidità e partecipazione?

pensieri scomposti in àncora presso la mente
ed è il quid che prende il sopravvento e s'abbandona

sempre sorridendo il signore
...chi è questo signore?
conduce la mia mano sinistra, quella che stringe il sassolino
sul bassorilievo
una mano semichiusa
le due dita finali tengono il sassolino le rimanenti toccano il bassorilievo
guidata dalla sua mano
porto la mia
dal bassorilievo al cuore per tre volte
mentre lui bisbiglia parole incomprensibili

il calore della sua mano sul mio polso
ha carattere straordinario
un bracciale sottile leggero quasi evanescente
eppur fermo
...ed io
non riesco a formulare nemmeno un pensiero organico

l'unica percezione
un'apertura totale e lo star bene

sto bene...
nonostante sembra io non abbia più identità
sono
...quasi identificata con questo luogo
quasi
è nell'atto del magister mentre registra l'evento

seguo tutte le indicazioni avendo perso tutti i perchè

...lascio che sia
come sempre mi ripeteva il nonno
quando lo incalzano con le domande

mi sospinge in un altro locale
e qui, recitiamo lo stesso rito
inserendo la fronte
...e per sei volte tocco il bassorilievo
dedicando il movimento alla mente al cuore
alla mente al cuore
alla mente al cuore
...l'intensità non ha eguali nella mia esperienza
vuoto colmo

il rito è concluso
lascia la mia mano
e si pone davanti a me
...incontro occhi attenti gioiosi e scurissimi
laghi profondissimi
mi ringrazia congiungendo le mani all'altezza del cuore
inchinandosi

il sorriso
non l'ha mai abbandonato
mi ha vestito durante tutto il tempo
tranne nei bisbigli quando ho percepito autorevolezza

rispondo con il medesimo atto
mentre mi chiedo con un pensiero lontanissimo
perchè ringrazi me
quando son io che dovrei ringraziare

la mia pietruzza bianca nella mano
i miei occhi persi ma attenti
mentre percorro la via che mi conduce all'uscita del tempio

quiete

qui e ora

...ed ora ancora

il pensiero è il padre della parola che è madre dell'atto

4 commenti:

Uriel ha detto...

Interessante esperienza, sembra quasi un sogno... filo conduttore un piccolo sassolino bianco denso di significati --)

johakim ha detto...

Ho vissuto con te il racconto, partecipe e silenziosa. Ho avuto la stessa esperienza in Egitto accompagnata da qualcuno che non son bene chi fosse, capitate ed incontrato per caso e che mi ha condotta all'interno della Grande Piramide lasciandomi sola nel buio della Camera del Re. Non c'era nessuno, i turisti se ne erano andati da tempo. Lui mi disse: "è giusto che tu rimanga da sola qui dentro".
Ogni volta che ripenso a quell'esperienza mi vengono i brividi e mi sento più forte.
Grazie per avermela fatta ricordare!
Un abbraccio
Joh

Lucio ha detto...

Mi hai fatto provare apprensione e rilassatezza, e le mani cercavano di imitare i movimenti dal cuore alla mente. Suggestiva la descrizione del Tempio. Ciao

il Cosmopolita ha detto...

Fantastica esperienza.

Solo chi riesce ad "ascoltare e vedere" può progredire.

Lasciamo dunque che i ciechi e i sordi si perdano nelle loro inutili foto ricordo e nei souvenir...
...tanto mai "sentiranno" il suono della nostra Musica...