martedì 30 novembre 2010





orizzonti mobili nella loro staticità
finestre che danno verso l'interno

i colori cangianti del mare

segni dell'uomo che tendono ad altezze
e tumuli per morti per dimenticare la morte

uomini preposti al sacro

gatti che danno calore

gli scacchi e la vita

cercarsi per non sentirsi soli

...essiri non si po chiù di na vota
ed un leggero vento di malinconia s'insinua

3 commenti:

johakim ha detto...

una nota malinconica ma il caldo e le onde quasi silenziose del mare si sono avvertite fin quassù.

ANche questo fa bene per chi ti legge con attenzione.

Un abbraccio
Joh

il Cosmopolita ha detto...

un tono mediterraneo nel finale che non guasta...

Uriel ha detto...

Struggente e colma di partecipazione emotiva. A leggerti ci si sente come se la solitudine fosse un'invenzione, un ricercato artificio.