la mia mente come un orto
suddiviso in spazi
compartimenti collegati tra loro da un sentiero
ogni spazio coltivato in maniera differente
medesimo terreno
aree diverse
scoprire che il mio orto non finiva lì
dove mi ero ostinata a curar germogli
che mi hanno saturato
ma che continuano ad essere vitali per me
mi ha stupito
vedere spazi che avevo percepito
e di cui avevo perso memoria
muoversi in superfici non confinati
come su un arcobaleno
dove non si ha la percezione nitida
della fine e dell'inizio di un colore dopo l'altro
fusione che non permette di definire
appezzamento nuovo da coltivare
affinché dia frutti
non lo conosco
non so che impianto porvi
ciò che ho usato nello spazio già sperimentato
non basterà
c'è più ombra in questa zona
e fastidiosi insetti parassiti
che mi son portata dietro
pregiudicheranno i germogli a venire
se non riuscirò a porvi semi idonei
dovrò perimetrarlo per proteggerlo e curarlo?
...non si perimetra ciò che non si conosce
4 commenti:
Un post che delinea la propria mente...in costante manutenzione (ricerca).
Penso che lo sforzo che andrebbe fatto, non dovrebbe limitarsi al giudizio del utile o dell'inutile; oppure del riuscito o del non riuscito ecc. Insomma mettere in soffitta l'abitudine discriminante sulle cose.
L'universo che ognuno ha in sè, vale sempre la pena esploralo-scandirlo in continuazione.
Bisogna scoprire le proprie virtù, renderle operanti e non ingabbiarle nel ragionamento razionale,ma lasciandole alla spontaneità...proprio come agisce la natura in ogni processo di crescita delle cose...ciè non interferire.
Sai amica mia... quando riusciremo a far entrare nel nostro perimetro ogni forma di vita, ogni pensiero ed ogni emozione senza che ciò possa danneggiare il nostro spazio...saremo davvero felici.
La tua rosa, appena entri nel tuo blog, emana un intenso profumo. Tu non ci crederai.. ma l'ho sentito.
Un abbraccio
Joh
Condivido quello che ha scritto
johakim-
:)
bacio Amelie
Non si può conoscere tutto.
E forse non sarebbe nemmeno bello.
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