bozzolo
il luogo ideale
la fontana
la casa interiore
la caverna
lo studio la scelta l'obbiettivo
il discernimento
cammino lungo quella spiaggia di posidonia
all'ombra della torre sveva
il sentiero porta verso la montagna
...è un cammino consapevole
la caverna buia si apre improvvisamente su un fianco della montagna
è buio il suo ingresso
...buio e misterioso
mi riparo dietro un lastrone di roccia
ho paure delle paure che usciranno all'aperto
un denso fumo nero comincia a fuoriuscire da quella bocca nera
non identifico quello che copre
fluttua e aleggia mentre si dirige verso me
sono colma d'ansia
guardo e non so decidermi su come affrontare tutto ciò
sparo un dardo d'anestetico verso quella paura
così
riesco a prenderla e portarla verso una pozza
non è troppo faticoso spingerla completamente dentro
e vederla sciogliersi e dissolversi
il liquido ridiventa chiaro dopo l'annullamento
nessuna traccia della nube della paura
rifletto su cosa fosse
gli altri
paura degli altri
quella nube erano gli altri...
invito un'altra paura ad uscire dalla caverna
una sorta di puzzola titubante
fa capolino dalla caverna
questa volta sono preparata
noto nella puzzola l'ardire nell'avvicinarsi a me per fagocitarmi
e nel medesimo tempo
un terrore nell'accostarsi
riconosco nella puzzola una parte di me
e questo mi da la forza per eseguire la stessa dinamica applicata in precedenza
la prendo per la coda
la porto verso la pozza lasciandola cadere giù
e assisto alla sua disgregazione
questa puzzola la mia paura d'affrontarmi
un quid si fa forza dentro me
mentre varco la soglia della caverna
è un lunghissimo antro buio
bonifico con uno spruzzino
le pareti della caverna con il liquido della pozza
ed assisto alla liquefazione di tutte quelle paure non ben identificate
che la abitavano
...che mi abitavano?
proseguo lungo il cunicolo
ed intuisco il leggero chiarore sul fondo
una luce improvvisa mi porta incontro
il fantastico nonno il mio papà
insieme ad una schiera di persone di cui non serbo ricordo
sto bene...
una figura emerge dalla folla
sicura e sorridente si incammina verso me
...la riconosco
sono io
mi tocca
...e diventiamo un tutt'uno
fuori da questo mondo di luce
c'è un fantasmatico drago ad aspettarmi
mi abbarbico al suo dorso
e mi lascio librare
su questo mondo sconosciuto
atterro su un pianoro e so che devo arrivare alla sommità della collina
la via corre velocissima mentre la percorro
entità non ben identificate tentano di rallentare e fermare
il mio andare
non bloccano il mio cammino
sono io che ponendogli attenzione modifico rallento e fermo
noto un simbolo sulla destra della strada
l'incontro tra l'orizzontale e il verticale
...c'è sempre un punto in cui da sempre ci si ritrova
è da un punto centrale che è possibile avere la percezione
del basso e dell'alto
di destra e sinistra
da avanti e dietro
mi conforta tutto ciò
e riscopro un credo che tenevo lontano
il desiderio di volermi bene avanza e mi riempie
la mia stella margherita si concretizza
accompagnandomi...