…mi ricordava una
bambina che conoscevo da piccolo
quando ero in terza elementare
e nel programma scolastico c’era ancora la musica
eravamo compagni di classe e a volte durante la lezione
suonavamo il piano a quattro mani
peccato che avessi dimenticato sia il suo nome che il suo
viso
tutto quello che ricordavo di lei
erano le sottili dita bianche i bellissimi capelli e il
vestito vaporoso
null’altro
strano, però
possibile che io le avessi portato via le dita
i capelli il vestito
mentre il resto di lei continuava a vivere
per conto suo da qualche parte?
ovviamente le cose
non stavano così
il mondo si muoveva senza tener conto di me
la gente attraversava la strada
temperava le matite
si muoveva da ovest verso est alla velocità di cinquanta metri
al minuto
produceva nelle sale da tè suoni privi di eco
…infischiandosene della mia persona
il mondo…
questa parola mi fa sempre pensare a un’enorme tavola
rotonda
tenuta su con sforzo spasmodico da elefanti e tartarughe
gli elefanti non capiscono il ruolo delle tartarughe
le tartarughe non capiscono il ruolo degli elefanti
e sia gli uni che le altre
non capiscono a cosa serve il mondo