il mercato della domenica
i visi e i sorrisi
il cedere il passo col volto aperto e curioso
queste facce antiche dagli occhi giovani e giocosi
l’impressione tangibile
che ti sorridano da dentro
…l’espressione facciale
l’ultimo stato di comunicazione
ho tolto le scarpe
e sono entrata nella moschea
un imam recitava il corano nella nicchia dedicata
…l’impressione fortissima
che il divino non ha nomi di uomini
e che puoi trovarlo ovunque
la dualità è parte dell’uomo
e la ricerca d’equilibrio
l’unica strada per tutti gli uomini a qualsiasi latitudine ed in ogni rito
l’equilibrio la serenità la pace
- sono forse sinonimi? -
in un unico desiderio
mentre percorro i tre giri rituali attorno all’antico tronco di gelso
in un monastero sufi
è piccola la mia pallina di filo
che ho lasciato tra le pieghe del tronco di gelso
in ricordo del mio desiderio
…mentre ho coscienza
che sarà grande la fatica
nel provare a realizzarlo
non ci sono più riti
e i desideri sono divenuti voglie
mi segue da un po’ la bimba
m’apostrofa in una lingua che sa di franceseingleseitaliano
chiedendomi il nome
mi regala il suo
in un suono che non riesco ad articolare
mi sorride e m’accarezza il braccio
camminandomi accanto
la guardo
…sorride
mi chiede se può darmi un bacio
ed io l’abbraccio baciandola
come se fosse la mia ancora di salvezza
…non riuscirò a mettere in parole
l’impressione ricevuta
lì dove è sorta non esistono
questa sera dopo cena
ho fatto il bagno turco in una struttura del XVI secolo
sono soverchiata dai passi dalle parole dagli umori delle donne
che prima di me hanno soggiornato in questo luogo
chissà di quanti pianti e sorrisi
è scrigno questo luogo!
…anche se ti consigliano appena entrata
di lasciare tutto fuori
un susseguirsi di stanze illuminate solo da pochissime candele
in un alternarsi di caldo-freddo
la sensazione tangibile di pulizia
dovrei imparare a depurare e pulire
anche i miei pensieri
so che dovrei smettere di scrivere
e smettere di ricordare
è un esercizio sterile
se veramente voglio vivere il qui ed ora
dal giardino del mio albergo
vedo le finestre fiocamente illuminate
della madrassa
gli studenti continuano a studiare anche a quest’ora?
…quanto vale il sapere attraverso le parole?
questa madrassa
è una delle pochissime ormai rimasta aperta
mi si dice
le tante esistenti
sono state trasformate in bazar
sono state cangiate in luoghi commerciali per turisti
…quanto vale il sapere?
la simmetria e il doppio nelle madrasse
la dualità ripresa ovunque
anche con uno specchio d’acqua
lì dove non si è potuto costruire
nei decori e nell’architettura:
non in contrapposizione
ma come poli di un tutt’uno
sorrido:
devo smettere di scrivere e fotografare
tregiugnoduemilasette h 00:40 bukhara