sabato 5 gennaio 2008

cammino al confine tra acqua e sabbia

il mare innalza colline di spuma
prima di incontrarmi
…e lo fa dolcemente

le canne e le alghe
danzano ad un ritmo vorticoso
che solo loro odono

il cielo plumbeo
l’orma dell’onda sulla sabbia descritto dai residui d’alga
l’aria satura d’acqua

ritorno sui miei passi
…non ci sono impronte a cui rifarsi
non le riconoscerei

non sono la stessa

assaporo il qui e ora
e più non domando


tra le sfere di alghe intrecciate e pattume vario
una forma cattura il mio sguardo

ho difficoltà ad identificarla

mi avvicino timorosa

le lenti dei miei occhiali sono piene di acqua vaporizzata
dall’infrangersi dell’onda

è una tartaruga

…sembra dormire

ha occhi e bocca coperti di sabbia

la tocco

spero si muova

è morbida lì
dove la sua corazza non ricopre capo e pinne
se così si chiamano

non si muove

non so che fare mentre il mare continua la sua eterna canzone
…sempre uguale
sempre diversa
incurante di tutto

alcuni cani girellano lì attorno

la consapevolezza
che la tartaruga è morta
mi fa superare il limite della paura dei randagi
e cerco di allontanarli
...non voglio che diventi il loro pasto

mi guardo attorno
...guardo il mare

non importa se mi bagnerò braccia gambe e paltò

aspetto l’intervallo tra un’onda e l’altra

...strano
il mare sembra si sia chetato
consentendomi di depositarla
senza bagnarmi
dove s’è adagiata l’ultima onda
…per poi ricominciare con le alte colline di spuma
tanto da farmi allontanare in fretta

dopo che la prima onda l’ha coperta dolcemente
…non sono riuscita più a vederla

mi piace pensare che sia ritornata al mare
mi piace pensare che sia tornata a casa

dov’è la mia?

riprendo i miei passi
il qui e ora si è infranto come l'ultima onda
e un turbinio di pensieri accennati mi sommerge

…respiro quell’aria mista ad acqua
non sapendo dove sia il mio orizzonte

1 commento:

Wayne ha detto...

:-)

bentornata al mare
bentornata
qui
...

.W