mercoledì 24 settembre 2008


i sogni rumorosi di chi mi sta accanto
mi impediscono di contattare i miei
attraverso le mie associazioni mentali
soffermandomi il tempo di un respiro
non riuscendo ad intuire il percorso che hanno ed avranno
perché queste e non quelle
fili che s’intrecciano
spaziando tra vissuto e teoria senza logicità
pensieri sterili che generano se stessi
iniziano e finiscono in essi implodendo
li lascio andare
mentre altri prendono corpo per un attosecondo
senza che nessuno li chiami
per poi svanire senza lasciare nulla
gradirei molto conoscere il perché il come
mentre il quando l’ho ben presente
pensieripattume in libertà
che invadono la mia
non basta dire chiudo
continuano a gocciolare come un rubinetto rotto
...e la goccia che stilla disturba
pensieri costruiti da parole velocissime
che in espressione verbale diverrebbero sibili
si accompagnano ad immagine
l’una proiettata all’interno dell’altra in infinito
cacovideofonia?
l’effetto è delirante…
… ed il tempo fuori da tutto
filamenti non governati
che non tessono nulla saturano la mente
cavalcarli?
ma ho di fronte cavalli imbizzarriti
osservarli?
scivolano vorticosi senza interruzione
senza lasciar orma alcuna inabissandosi
… che bisogno ha la mente
di produrre chilometri e chilometri di inutili associazioni?
occuparla per non far scorgere altro?
r.s.v.p.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

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Già mi parla l'autunno


Sandro Penna

Già mi parla l'autunno. Al davanzale
buio, tacendo, ascolto i miei pensieri
piegarsi sotto il vento occidentale
che scroscia sulle foglie dei miei neri
alberi solo vivi nella notte.
Poi mi chiudo nel letto. E mi saluta
il canto di un ragazzo che la notte,
immite, alleva: la vita non muta.

-------------------------------------------------------------------------------un bacio tesorino bello.
Amelie

Anonimo ha detto...

cacovideofonia?

nonenti.