simboli che corrono e rincorrono
al di là dei secoli
il rosso dei papaveri
su tutto
muri a secco
delimitano aree all'apparenza invisibili
mentre mani di bimbi
fan festa incontrandomi
i bimbi e i loro occhi
spalancati in un eterno presente
luminosi seducenti e stupiti
non conoscono confini
percepisco un senso di libertà infinita
nelle donne velate
mentre mi scrutano con occhi penetranti e allegri
intuisco un sorriso nel loro sguardo
che non si distoglie dal mio
è una casa, questo lungo drappo che le riveste
e gli occhi
...una finestra sul mondo
il mondo all'interno è un mistero
celato
l'intimo un quid che appartiene solo all'essere
sulla sommità della cittadella
m'attende un tè caldo alla menta
è un tramonto sospeso
le strida delle rondini si confondono con il richiamo alla preghiera
da un muezzin all'altro
da un minareto all'altro
il richiamo al sacro
...e per un attimo
il ricordo del sè prende il sopravvento unito alle rondini
...sono pronta per un altro viaggio