giovedì 8 aprile 2010




teresa

dopo diciotto mesi
di frequentazioni specialissime
non conosco il suo cognome

ha occhi di bimba teresa

in un corpo di ottanta primavere
fa storie per mangiare l'insalata

mi presti una sigaretta?

fumiamo insieme
su un balcone di ringhiera al tepore della sera

teresa mi parla
è la prima volta
e lo fa tra una voluta e l'altra

di una pensione che non le basta
vive sola

di arrotondamenti
attraverso la cura dei gatti
di una sua conoscente inglese

di una biblioteca di quest'ultima
dove si nutre

di respiri e silenzi
dove non si ritrova
ma che vuole fortemente superare

di timidezze e pudori
nel dialogo a più di due

di difficoltà espressive
nel comunicare con parole
ciò che ha molto chiaro nell'interiore

di sana invidia per chi lo sa fare

di
sono già vecchia
non so se riuscirò ma continuo a provare

di
tu mi sollevi ascoltandomi...

la cena è pronta

di
mi presti una sigaretta per casa?

di
prendi il pacchetto così non le sciupi


sono calde le sue mani
mentre mi abbraccia con il suo corpo da uccellino
...e m'accorgo che la sommità del suo capo
non arriva al mio mento


si vedono le stelle stasera

si vedono le stelle stasera

3 commenti:

Uriel ha detto...

E' stupenda ed espone compiutamente l'aura magica che emana da un incontro quando accade.

Lucio ha detto...

Descrizione...talmente realistica..che per un attimo mi è sembrato di esserci. Ciao

johakim ha detto...

Affascinanti le parole, i silenzi, gli spazi. Tangibile, reale, profondo.
Incontri... come non capire?

Joh