una sottilissima pellicola mi definisce i confini
tangibile e quasi estranea
chiudo gli occhi e guardo quest'area
è rarefatta
estranea eppur familiare
è una camera stagna con corridoi sottilissimi che aprono verso l'esterno
ma l'ingresso è filtrato
stati sinuosi parossistici e quasi incolore
aprono porte
non c'è nè riconoscimento nè stupore
solo uno svolgersi senza continuità col precedente
non è importante e non c'è bisogno alcuno
di definire giustificare chiedersi catalogare
per codificare indi richiamare per parametri futuri da comparare
l'accadere e l'attenzione
il fluire del tempo su altri orologi
lì dove non hai percezione e non si conta
lì dove tutto non è ordinario
superando strati su strati
quasi fossero dei veli impalpabili che si sollevano
non per tuo volere ma per determina proprie
il pensiero l'unica relazione che ti unisce alle meccaniche ordinare
ma di qualità più raffinata
quasi obbedisse a delle norme essenziali
è puro senza infrastrutture arpeggi e imbellettature
immediato
lo tocchi ed è svanito
l'attenzione nel succedersi di questo dipanarsi
l'esterno arriva a tratti
nell'abbaiare di un cane nella folata di una brezza pungente
misto a qualche associazione legata ad essi o ad aventi passati o ancora da venire
ma è labile
la loro forza smorzata dalla non attenzione
per la prima volta so
di questa natura straordinaria che ho sempre avuto ma mai abitato
...tra qualche giorno, eyjafjallajökull permettendo
un viaggio di ben altra natura
2 commenti:
Buon viaggio! e buona esperienza.
A me eyjafjallajökull ha regalato un supplemento di vacanza e non mi è disp9iaciuto affatto!
Ti auguro che il viaggio di fuori contribuisca al tuo viaggio di dentro regalandoti altre bellissime esperienze spirituali :)
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