martedì 1 giugno 2010





partitura in di minore


di azzurro in costruzione

ogni edificio è la somma di singoli mattoni


di odore cangiante


di parola come carezza


di silenzio come cura


di sempre leggerò in uno scritto altrui quello che vorrò


di trova una ragione per ogni cosa


di lascia che sia


di appartenenza e possesso


di aggressioni ossessioni prepotenze ed invasioni


di movimenti raminghi d'anima


di nostalgia d'evento mai accaduto


di ognuno di noi è una creatura speciale


di fiammella nella notte


di notte senza seme d'alba


di piume ed aperture alari


di contorsioni mentali applicate


di tremiti in incubo di passioni


di via percorsa e da percorrere


di le elvetiche rosa alchemica


di scrivere per non dimenticare in parole come password per memoria


di parole che sono amare


di cambia una vocale anche se so che sarà difficile farlo


di disciplina in assenza di volontà


di goccia del mare e chicchi di riso


di iso ed eso


di chi ho incontrato e chi incontrerò


di sogno bisogno e desiderio


di vomito più o meno terapeutico


di ti bacio con il cuore


di analisi


di sezioni in vivisezione


di ascolti sordi


di respiri da inalare


di ogni scelta è giusta nel momento in cui la fai


di rallentamento ed alta velocità


di chete in flussi che non disturbano


di legami in nodi che soffocano


di maschere indossate e devi usar stiletto


di limiti e norme da rispettare


di dualità senza raccordo


di viver sciupato rincorrendo realtà illusorie


di indefinito infinito


di evoluzioni e mi sento ferma


di tre in uno, due quattro e non arriverò a sette


di me sconosciuta che a volte mi sorride



2 commenti:

Uriel ha detto...

Semplicemente stupendo! Tutto, dalla foto in giù. Ogni mattone è un edificio. Complimenti!
Ti auguro che quella sconosciuta possa seguitare per sempre a sorriderti :-)))

Lucio ha detto...

Mille stati: anche a me rombano nella nella mente, uno per uno niente male, ma quando si accavalcono...
Bello e calmo, il tuo "me" che sorride. Un caro saluto.