mercoledì 1 settembre 2010




do

...non lo rappresenti
non lo colori
non lo definisci

è il primo movimento in associazione
ti attraversa da parte a parte
lacerandoti
e
non hanno ancora inventato
ago e filo
capaci di ricucire
da non lasciare lembi di pelle sanguinante

è il rosso e il nero
e tutti i colori dell'iride
in unico colore

ognuno ha il suo
non assomiglia nè è uguale a nessun altro
non lo puoi rifiutare nè nasconderti
conosce tutte le vie per raggiungerti

ti esplode sin nella tua più infinitesima fibra
e quando ti sembra si sia attenuato
ritorna e ti schianta

ti abbraccia stritolandoti
lasciandoti lucido stupito ed instupidito
da rasentare la pazzia


dolore
ed un irrazionale moto di riso ti prende
sei presente-assente nel medesimo tempo
...e ti chiedi se finirà mai


allontanarlo?
...sarebbe meglio mille più mille volte ancora
abbandonarsi


4 commenti:

johakim ha detto...

a volte assecondare l'onda, il movimento, aiuta a riprendere il contatto e ad essere più liberi per darsi una spinta ed uscire da questo vortice di dolore...
te lo auguo di cuore!
Joh

Lucio ha detto...

Vivere fino in fondo le emozioni che in continuazione si alternano: tanto le positive che le negative…poi è più facile gestirle. Un abbraccio.

Uriel ha detto...

... riconoscerlo per tempo, prevedere ciò che comporta, giungere a guardarlo con l'indifferenza di una farfalla che osserva la propria crisalide.

Uriel ha detto...

Ah..., dimenticavo:
abbandonarsi sì, ma nulla, come dicono i militari, che possa essere utile al nemico.