le carte sul tavolo tondo mi guardano
son secoli che non le tocco
...che non mi chiamano
le tolgo dalla custodia
scindo dal mazzo gli arcani maggiori
e comincio a mischiarli
...ho sempre un timore reverenziale nel toccarli
il ventaglio è davanti a me
non mi resta che prendere le cinque carte
eccole
...disposte secondo la regola
giro la prima ...la mia situazione
l'imperatrice!
navigo nel suo mare di benessere
fecondo e femminile
con capacità realizzativa e di sviluppo
chi si oppone è l'imperatore, con la seconda carta
l'autorità
il dominio dell'intelligenza e della ragione sulle emozioni
...questo stato mi par di conoscerlo
come si sviluppa la situazione?
giro
il matto!
...e chi altri?
si ricomincia di nuovo sulla via dell'autoiniziazione
quarta carta: probabile esito del tutto
la giustizia!
l'armonia l'equità
le buone intenzioni e la capacità di resistere
alle tentazioni di usare sotterfugi
...l'ultima carta mi guarda dal centro
ancora oscurata
la osservo intensamente
quasi volessi farla girare da se
...senza toccarla
è la sintesi finale della situazione che mi si è appena dipanata
respiro
chiudo gli occhi e
...giro
l'appeso!
ho quasi una crisi d'ilarità
tengo la carta in mano e rido
...tanto
quasi che ridendo
io possa liberare quell'ansia che fino ad adesso ho trattenuto
in attenzione com'ero su altro
scrutare le lame non è cosa ordinaria!
lo conosco da tempo l'appeso
...la prima carta del femminile
e di tutto ciò che racchiude
la dodicesima carta
la lotta per raggiungere l'obiettivo ...senza fretta
la rinascita e il progresso
l'attesa
...mi affido a boaz e jakin che mi trattengono
attraverso la trave dell'equilibrio
mentre appesa a testa in giù
leggo wirth:
"l'appeso ricorda nel suo complesso
il segno alchemico della grande opera
che rovescia il segno dello zolfo
...l'opposizione che viene messa alla luce
è quella dell'acqua con il fuoco
il fuoco infernale interiore e l'acqua sublimata o celeste"
...è una risposta eccellente, quella che mi è stata data :)
4 commenti:
non starò a dirti il perchè della mia scelta di essere "johakim"...
Ho la stessa impressione quando (raramente) riprendo in mano quelle carte argentee.... quelle del Wirth.
Sono in buona compagnia! :o)
Un abbraccio
Joh
Wirth consiglia.
Wirth apre la sua conoscenza.
Tutti noi lo apprezziamo. La sua scienza non è comune.
Ma niente di ciò che facciamo è comune....
Belle carte…e... risposta eccellente!
Non mi è chiara la differenza tra la quarta carta “ probabile esito del tutto” e la quinta “è la sintesi finale della situazione” , mi sembrano la stessa cosa.
Ciao
Il fuoco nelle profondità della Terra
affondiamo le radici sino in fondo inspirando e peschiamo energia
scarichiamo su di esso espirando tutte le nostre tossicità.
L'acqua sublimata del cielo
che scende sotto forma di pioggia dorata e ritempra e rinnova le membra.
Finché l'arcobaleno viene a toccarci in ogni punto sensibile e rinnova il ponte tra gli opposti riportandoci all'equilibrio
Posta un commento