giovedì 22 maggio 2014




l'innamorato e la cura

il pifferaio magico

la donna che fugge con terrore dal cimitero
spaventata dai fantasmi

il giullare con lo specchio in mano
mette in luce la nudità del re che cade dal trono

il supplizio di tantalo e sisifo

mercurio privo d'ali ai piedi
con le stampelle percorre un'arida via

le sbarre di una prigione

la donna sola in lutto ripiegata su se dolente

la fatica nell'estrarre la spada dalla roccia
e il suo successivo uso



francesco
il sapiente
la dama del giardino
e la luna

tutto questo tieni a mente e ti serva da monito
...il karma con i suoi legami
a volte può essere ammorbidito :)




2 commenti:

johakim ha detto...

E' un messaggio.
Nessun commento.
Solo un abbraccio
Joh

Uriel ha detto...

Io credo di essere stato il pifferaio magico che è ora alla ricerca di ricongiungersi al suo piffero. Il mio cimitero lo porto sempre con me e non mi abbandona mai. Per fortuna sono il giullare e sono anche il Re. Le ali di mercurio rinascono come il fegato di Prometeo: siamo tutti Tantalo e Sisifo ma se realizziamo che il fine non è la meta ma è il cammino ecco che il supplizio non è più tale e diventa appagamento. Non c'è prigione più efficace di quella costruita da noi stessi. Il ripiegamento cessa di essere dolente quando è raccolta è pausa per la raccolta delle forze. Estrarre la spada, perché? Meglio astenersi e riconoscersi nella Luna che tutto osserva e si illumina dei suoi propri sentimenti.