Quel punto è l'inaccessibile all'altrui sguardo e giudizio e che anche se fosse raccontato sarebbe altro. E' l'io profondo, almeno quello cosciente,ed è quello, credo, che ci da il sentimento di identità. Leggendo E. Dickinson che tu qui riporti mi viene da riflettere sui sentimenti che la solitudine ispira, quella dello spazio per me è essenzialmente stupore attonito e non mi tocca più di tanto. La solitudine del mare, che poi è diversa quella dell'alba da quella del tramonto, è per me allegra, propositiva e struggente. La solitudine dei monti mi ispira un profondo senso di pace e di raccoglimento. Il pensiero della solitudine della morte mi mette angoscia. La solitudione dell'incomunicanìbilità mi ispira rabbia, senso di impotenza e incompletezza. Riguardo al movimento, se non è risposta a un movimento esterno è un atto decisionale e dipende solo da te.
3 commenti:
soli, soliudine, infinito, infinità...
L'immagine " Se uo vuoto, dove potrà poggiare il granello di sabbia ?"
NB: il commento precedente rimosso conteneva errori di battitura.
Quel punto è l'inaccessibile all'altrui sguardo e giudizio e che anche se fosse raccontato sarebbe altro. E' l'io profondo, almeno quello cosciente,ed è quello, credo, che ci da il sentimento di identità. Leggendo E. Dickinson che tu qui riporti mi viene da riflettere sui sentimenti che la solitudine ispira, quella dello spazio per me è essenzialmente stupore attonito e non mi tocca più di tanto. La solitudine del mare, che poi è diversa quella dell'alba da quella del tramonto, è per me allegra, propositiva e struggente. La solitudine dei monti mi ispira un profondo senso di pace e di raccoglimento. Il pensiero della solitudine della morte mi mette angoscia. La solitudione dell'incomunicanìbilità mi ispira rabbia, senso di impotenza e incompletezza. Riguardo al movimento, se non è risposta a un movimento esterno è un atto decisionale e dipende solo da te.
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