ognuno ha la sua storia
capita che da una storia si aprono delle porte
che mettono in comunicazione con altre
sono giorni di condivisione e gioia
dove i superamenti di ostacoli
ti portano a sovrapporre la tua storia con l'altra
capita che non distingui più la tua storia dalla sua
e i meccanismi di identificazione quasi non li cogli
è stagione dove non esiste null'altro
i tuoi pensieri diventano suoi e l'incontrario
capita che la porta che univa le storie
si socchiuda
per vicende che non avevi considerato
o semplicemente perchè ognuno, nonostante condivida
ha comunque la sua storia
accade allora che ciò che univa diventa distanza
e che ogni piccolo evento che riguarda l'altra
viene catalogato con giudizio
lì dove non esisteva
non condivido ma rispetto
è la litania
ma il bisogno di distruggere nel mentale
diventa primario
per contrastare il sentimento di perdita che ne è derivato
lo struggersi e il chiedersi
l'atto
la mente genera mostri e no
si scinde in piccoli frammenti in contrasto tra loro
scontri che annichiliscono
bagnati di lacrime
scontri che riaprono ferite che credevi rimarginate
...era apparenza
il distillare allora è necessità
e l'unico luogo ove è possibile
è il silenzio
silenzio
un attimo al giorno più un attimo
esplori spazi che non sapevi di possedere
aree dove la mente la percepisci come volontà
per esercitar disciplina
l'architetto mentale diviene diafano
ciò che lo nutre sono moralismo invidia giudizio
e la convinzione che non si possa avere la propria storia
indipendentemente da un'altra
accade che scopri che sei altro dal mondo in cui
condizionamenti ed educazione ti avevano confinato
che l'immagine che avevi di te era distorta e sfocata
accade che cominci a sorridere e gustare le piccolissime cose
è un sorriso che dedichi a te e con te condividi
è un sorriso che appiana le pieghe della mente e non
è un sorriso che apre tante porte di tante storie
dove adesso entri in punta di piedi
per non disturbare
...per non disturbarti
stasera da quella porta che si è socchiusa
l'architetto ha tentato di proporre le stesse dinamiche di un tempo
quando ho riagganciato la cornetta del telefono
l'inizio del dipanarsi dei pensieri
è stato feroce
...attimo in sospensione di respiro e
sono altro
gli ho comunicato ridendo.
la matrangela candida nella sua immobilità
sembra sorridere...
ridendo punto
è il primo punto che metto alla fine di uno scritto
da tempo immemorabile
ho sempre dato agli scritti
...apertura
oggi è arrivato da non so quale meandro
non ho coscienza d'averlo richiamato
si è chiusa una stagione?
...tempo di un'altra stagione
di un'altra vita
la mia
capita che da una storia si aprono delle porte
che mettono in comunicazione con altre
sono giorni di condivisione e gioia
dove i superamenti di ostacoli
ti portano a sovrapporre la tua storia con l'altra
capita che non distingui più la tua storia dalla sua
e i meccanismi di identificazione quasi non li cogli
è stagione dove non esiste null'altro
i tuoi pensieri diventano suoi e l'incontrario
capita che la porta che univa le storie
si socchiuda
per vicende che non avevi considerato
o semplicemente perchè ognuno, nonostante condivida
ha comunque la sua storia
accade allora che ciò che univa diventa distanza
e che ogni piccolo evento che riguarda l'altra
viene catalogato con giudizio
lì dove non esisteva
non condivido ma rispetto
è la litania
ma il bisogno di distruggere nel mentale
diventa primario
per contrastare il sentimento di perdita che ne è derivato
lo struggersi e il chiedersi
l'atto
la mente genera mostri e no
si scinde in piccoli frammenti in contrasto tra loro
scontri che annichiliscono
bagnati di lacrime
scontri che riaprono ferite che credevi rimarginate
...era apparenza
il distillare allora è necessità
e l'unico luogo ove è possibile
è il silenzio
silenzio
un attimo al giorno più un attimo
esplori spazi che non sapevi di possedere
aree dove la mente la percepisci come volontà
per esercitar disciplina
l'architetto mentale diviene diafano
ciò che lo nutre sono moralismo invidia giudizio
e la convinzione che non si possa avere la propria storia
indipendentemente da un'altra
accade che scopri che sei altro dal mondo in cui
condizionamenti ed educazione ti avevano confinato
che l'immagine che avevi di te era distorta e sfocata
accade che cominci a sorridere e gustare le piccolissime cose
è un sorriso che dedichi a te e con te condividi
è un sorriso che appiana le pieghe della mente e non
è un sorriso che apre tante porte di tante storie
dove adesso entri in punta di piedi
per non disturbare
...per non disturbarti
stasera da quella porta che si è socchiusa
l'architetto ha tentato di proporre le stesse dinamiche di un tempo
quando ho riagganciato la cornetta del telefono
l'inizio del dipanarsi dei pensieri
è stato feroce
...attimo in sospensione di respiro e
sono altro
gli ho comunicato ridendo.
la matrangela candida nella sua immobilità
sembra sorridere...
ridendo punto
è il primo punto che metto alla fine di uno scritto
da tempo immemorabile
ho sempre dato agli scritti
...apertura
oggi è arrivato da non so quale meandro
non ho coscienza d'averlo richiamato
si è chiusa una stagione?
...tempo di un'altra stagione
di un'altra vita
la mia
2 commenti:
Affinando lentamente la distillazione la propria consapevolezza interiore entra in altri luoghi del nostro essere. Ciao
Quello che hai descritto è un processo molto complesso, un'evoluzione, un processo di nascite e di morti e di nuove nascite, l'analisi che porta a riconoscere e guida il cambiamento. Infine una nuova consapevolezza. E' difficile da leggere, ma emozionante una volta che ci sei dentro.
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