mercoledì 16 marzo 2011






l'accesso in città stamattina è stato arduo

la collina franata
ponte vittorio chiuso per consentire la preparazione
dei fuochi di stasera

continua a piovere
e la consistenza è simile alla resina dei pini

questa pioggia non la vedi
...la respiri
così come il tricolore che veste tutto

mi aspettano al caffè fiorio
nella sala grande al pian terreno
proprio di fronte all'ingresso
e ho un ritardo di quaranta minuti

i sorrisi di alcuni mentre compaio
sono misti agli interrogativi di altri

la conversazione si arresta
mentre stringo mani memorizzando nomi
e baciando visi di cui conosco non solo i movimenti

mi siedo tra loro un po' a margine
...sono l'ultima arrivata
e le geometrie non devono essere scompaginate

basta poco
e mi sento una gocciolina che è stata inglobata in quella più grande

un perimetro elastico
trasparente
che non ha paura delle diversità che contiene
...la diversità come fonte di ricchezza e nutrimento

il tempo perde il suo significato
e il suono del telefono nella mia borsa rimane un richiamo lontano
inascoltato
...la mia attenzione è focalizzata altrove

altrove canta morgan

"applico alla vita
i puntini di sospensione
che nell'incosciente
non c'è negazione

svincolarsi dalle convinzioni
dalle pose e dalle posizioni

lascio che le cose mi portino altrove"

...è li che tendo

2 commenti:

johakim ha detto...

E' una strana sensazione perdersi o lasciarsi andare anche quando che tutto ti stia addosso. Le frasi echeggiano lontane e l'umido della pioggia si accompagna ai tuoi pensieri.
bello essere altrove... in quel posto dove solo il tuo cuore trova rifugio e spazio per espandersi.

Un abbraccio
Joh

Anselmo ha detto...

Capita anche a me, lasciarmi per qualche istante alle spalle tutte le cose pesanti, lasciare che quelle leggere mi portino altrove.
E ogni tanto mettere anche su il CD dove c'è "Altrove" di Morgan, che mi piace assai!