dopo tre giorni di assenza dal giorno
finalmente esco fuori
accarezzo i fiori sbocciati in giardino
stupendomi della profusioni di colori
e la perfezione delle forme
godendo il momento
quasi
quasi
se l'allunghi nel pronunciarla nel pensiero
ha un suono che mi riporta all'arabo e al deserto
all'immensità
dove le stelle si specchiano nella sabbia
se sai guardare
quasi
quas ar
è enorme la distanza che ci separa
quasi
ed è il paletto che la mente mette al mio cuore
quando per un infinitesimo istante gusta il sapore
desidero scrivere una nuova pagina
omettendo il quasi
...più tardi imparerò ad interrogarlo
4 commenti:
Il profumo ed il calore del deserto è un immagine che mi accompagna spesso.
Spero che il tuo "quasi" si allunghi abbastanza da avvolgere ciò che desideri.
Un abbaraccio
Joh
Tento di interpretare...l'acqua scorre, il deserto è un continuo mutare di forme e...
E'continuo chiacchierio di esseri viventi...
La primavera ripropone la vita, le distanze sembrano difficili da colmare, ed un "quasi" che si ripete.
Desideri, come pensieri da riempire,realizzare ???
Dobbiamo sempre cercare di vivere ogni evento con la massima disponibilità, semplicità e spontaneità...
Forse la completezza consiste nell'accettare pienamente l'incompletezza?
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